Articolo tratto da una ricista di fotografia del maggio 1975.
Visita al George Eastman House International Museum of Photography and Film.

Nel 1905 George Eastman, dopo aver fatto fortuna, fece costruire un maniero vittoriano alla periferia di Rochester. Cinque ettari di giardino, ottanta stanze, il tutto ideato dall'architetto Foster Warner con meticolosa cura fin nei minimi particolari. Con un decreto del 1947, la George Eastman House è diventata il museo internazionale della fotografia, e risulta registrata dallo Stato di New York come un istituto di educazione a scopo non lucrativo.

Trecentomila fotografie archiviate, dal computer delle quali centomila non stampate, la più grande collezione di apparecchi fotografici del mondo, numerose esposizioni itineranti ogni anno, oltre 70 dipendenti.

Le collezioni di vecchi fotografie dagherrotipie e ambrotipie datano da fine '800. Qui archiviati in cassetti blindati.

Gli originali di Lewis Hine.

Qui sono depositati più di ventimila libri rarissimi che testimoniano la storia delle arti e della fotografia nel mondo.

Mostre rinnovate ogni mese sono la prova della vitalità dell'organizzazione. Bob Doherty, conservatore della George Eastman House, ci spiega che “tenuto conto del fatto che il valore delle fotografie vecchie o rare si è decuplicato in cinque anni, il patrimonio dei pezzi riuniti o conservati è praticamente inestimabile”.

Il ruolo e la vocazione della George Eastman House non sono soltanto quelli di un museo, per quanto unico nel suo genere, ma anche quelli di un organismo che guarda al presente e all'avvenire. Il personale è composto per la maggior parte di studenti che lavorano a metà tempo per conto della fondazione, la quale li sovvenziona in casi di ricerche originali. Per esempio la ventitreenne Johanna Veber (la si vede nelle foto)lavora da due anni nei laboratori fotografici della George Eastman House per scoprire come A. Coburn stampava i suoi ritratti. Ella può contare su una borsa di studio dell'università di Rochester e divide il suo tempo fra le ricerche e la sorveglianza del laboratorio.

Il museo è ovviamente aperto al pubblico e, su semplice domanda, ogni ricercatore americano o straniero vi può soggiornare e avere libero accesso a tutti gli archivi.

Abbiamo detto che la Eastman House non è soltanto rivolta al passato. Il suo repertorio editoriale è incaricato della pubblicazione di monografie fra le quali si possono trovare le opere di Hansel Adams o di Jerry Uelsman.

Il museo edita inoltre una rivista trimestrale, “Image”.

Potrebbe risultare utile precisare che chiunque sia interessato alla storia della fotografia o a quella degli apparecchi, può ottenere, sul posto o per corrispondenza, riproduzioni di altissimo livello qualitativo.

I vari laboratori del museo eseguono a questo titolo, decine di migliaia di stampe ogni anno.

L'indirizzo: International Museum of Photograpy at George Eastman House, 900 Eastman Avenue, Rochester, New York, 14607, U.S.A

links icon www.www.eastman.org

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