La parola "FOTOGRAFARE" tradotta letteralmente dal greco, significa "DISEGNARE CON LA LUCE".

All'apertura dell'otturatore la luce entra attraverso l'obiettivo della fotocamera e lascia la sua impronta sulla pellicola fotografica o sul sensore digitale. CCD o CMOS

Per fare una foto corretta occorre far passare una giusta quantità di luce. L'esposizione dipende dal livello di luminosità della scena inquadrata.

I fattori che incidono su questo livello sono:

Apertura del DIAFRAMMA, ovvero la dimensione del foro creato dal diaframma all'interno dell'obiettivo. Quindi più grande è l'apertura maggiore sarà la quantità di luce che entrerà nella fotocamera. La dimensione dell'apertura è indicata dai valori f segnati sull'anello dell'obiettivo.
Chiamati “STOP” o diaframmi, i valori vanno dal più aperto al più chiuso: f/1.4 – f/2 – f/2.8 – f/4 – f/5.6 – f/8 – f/11 – f/16 – f/22 – f/32 – f/64 ad ogni “stop” successivo la luce che passa è il doppio o inversamente la metà dello “stop” precedente.

diaframma

TEMPO DI ESPOSIZIONE determina la durata di apertura dell'otturatore (o tendina, o centrale che assomiglia ad un diaframma).
Più lungo è il tempo di esposizione, maggiore sarà la quantità di luce che entra nella fotocamera. I tempi sono indicati in secondi o frazioni di secondo e generalmente si indicano così: 2” - 1” - ½ - ¼ - 1/8 - 1/16 - 1/30 – 1/60 – 1/125 - 1/250 – 1/500 – 1/1000 – 1/2000 Come per i diaframmi ogni variazione della scala raddoppia o dimezza l'esposizione. Le macchine fotocamere digitali moderne ovviamente contemplano tempi di esposizione intermedi.

tempo esposizione

Per una corretta esposizione l'apertura del diaframma e inversamente proporzionale al tempo di esposizione. Più ampia è l'apertura, minore sarà il tempo di esposizione necessario per una corretta quantità di luce. Quindi più piccola sarà l'apertura del diaframma maggiore dovrà essere il tempo di esposizione per la stessa quantità di luce. Ognuna delle diverse, ma equivalenti, combinazioni di tempo/diaframma produrrà la stessa esposizione.

La SENSIBILITÁ DELLA PELLICOLA che si indica con un valore chiamato ISO (che sta per International Standard Organization) ed indica la sensibilità alla luce della pellicola dove a maggior valore corrisponde una più alta sensibilità. Una sensibilità di 3200 ISO richiede pochissima luce, mentre una di 50 ISO ne richiede 64 volte maggiore.

sensibilita pellicola ISO

I risultati delle combinazioni di variabili dei fattori precedentemente elencati producono risultati differenti.
La velocità di scatto determina il modo con cui i soggetti saranno ritratti sul dispositivo fotosensibile. Diversamente l'apertura del diaframma determina una differente rappresentazione della PROFONDITÁ DI CAMPO, ovvero quanta porzione di spazio viene messa a fuoco sul nostro dispositivo fotosensibile. Con un diaframma f/32 il fuoco saà sulla maggior parte della scena fotografata.

profondita di campo

 

 

 

 

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