Alfred Stieglitz nato l’1 gennaio 1864 e morto il 13 luglio 1946, è stato un fotografo e gallerista statunitense.
Di origine ebraico-tedesca, fu uno dei principali promotori della stagione ancora oggi feconda della fotografia artistica.
Inizia a scattare le sue prime fotografie in giro per l'Europa non ancora ventenne. Egli considerò sempre questi anni giovanili come i suoi migliori e i più determinanti per la scoperta della fotografia.
Nel 1884 vince il primo premio al concorso indetto dalla rivista londinese “Amateur Photographer”.
Nel 1897 fonda il giornale “Camera Notes”, organo del Camera club di New York, dove espone per la prima volta nel 1899.
Nel 1902 forma il gruppo dei “Foto Secessionisti” sulla scia delle corrente artistiche della secessione viennese (corrente artistica che rinnegava gli accademismi e le tendenze classiche di quegli anni) e apre le prime sue gallerie, dove espongono fotografi fortemente influenzati dai pittorialisti europei.
L'anno dopo fonda e dirige una nuova rivista: “Camera Work”.
Nel 1905 apre insieme al fotografo Edward Steichen la “Galleria 291” di Fifth Avenue, che chiuderà dodici anni più tardi. Dopo la chiusura della “Galleria 291” e l'ultimo numero di “Camera Work”, Stieglitz apre altri due spazi: la “Intimate Gallery” nel 1925 e la “An American Place” nel 1929. In questi spazi ospiterà fino alla sua morte, qualsiasi forma d'arte, dalla scultura alla grafica. Stieglitz è una figura fondamentale per la fotografia mondiale e per l'arte americana perché, grazie alle sue attività editoriali e alle numerose gallerie dirette, è stato un punto di contatto tra gli artisti del nuovo continente e quelli europei e un ottimo divulgatore per il grande pubblico a cui ha raccontato, con grande efficacia, il movimento delle avanguardie artistiche.
