ritratto Anton Giulio BragagliaAnton Giulio Bragaglia nato a Frosinone l'11 febbraio 1890 e morto a Roma il 15 luglio 1960 è stato un fotografo, regista, e saggista italiano.

Nel 1906 inizia a lavorare come aiuto regista della Cines, casa cinematografica romana della quale il padre Francesco, ingegnere, è direttore generale. Assieme ai fratelli Arturo e Carlo Ludovico si dedica alla sperimentazione di tecniche innovative fotografiche e cinefotografiche, concentrandosi soprattutto sulla fotodinamica, avvalendosi anche del contributo economico del movimento Futurista ed in particolare di Marinetti. Nel 1911 pubblica il saggio “Fotodinamismo futurista” e nello stesso anno assume l'incarico di redattore capo del giornale "L'Artista", periodico artistico e teatrale.

Nel 1918 fonda e dirige la Casa d'Arte Bragaglia, che inaugura con una personale di Giacomo Balla e che, tra le altre, ospiterà mostre di Giorgio de Chirico (1919), Mario Sironi (1919), Hector Nava, Evola e i dadaisti, Gustav Klimt e Egon Schiele (1920), Zadkine (1921). Nel 1919 cura la sua prima regia teatrale al Teatro Argentina di Roma, mettendo in scena “Per fare
l'alba” di Rosso di San Secondo, con la Compagnia del Teatro Mediterraneo diretta da Luigi Pirandello, Rosso di San Secondo e Nino Martoglio.

Nel 1922 apre il Teatro Sperimentale degli Indipendenti e, negli stessi anni, fonda una propria compagnia teatrale: "Compagnia Spettacoli Bragaglia".

Artista poliedrico ed intellettuale dai larghissimi interessi, scrive opere sul cinema, teatro, danza, scenografia, scenotecnica e compie tournée di esposizioni e conferenze in Europa ed in America.

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