Nei capitoli precedenti abbiamo detto che la fotografia nasce in un contesto culturale, sociale, economico di grande fervore. La rivoluzione industriale della seconda metà del 18° secolo, portava con se il desiderio di “scoprire”. Ed è in questo contesto che Joseph Nicéphore Niépce si dedica a come fissare le immagini su un supporto.

NiepceNiépce non era un fotografo e nemmeno un pittore. A lui non interessavano i metodi  figurativi o pittorici di rappresentazione della realtà. A lui interessava fissare le immagini in maniera “definitiva” su un supporto. Lo scienziato dedica completamente la sua vita a questo scopo. Viaggia tra Parigi e Londra, si documenta. Cerca finanziatori e studia quasi esclusivamente la letteratura di tipo scientifico che credeva potesse essere utile ai suoi scopi. Abbastanza ricco di famiglia per potersi permettere di dedicare il suo  tempo a queste ricerche, ma non abbastanza da fare una vita agiata a godersi il benessere tanto desiderato.

(la sua più profonda speranza era quella di godere dei frutti che la scoperta di come fissare le immagini poteva portargli).

La protochimica di quegli anni stava definitivamente prendendo la forma della chimica moderna. Nei secoli e nei decenni prima era ancora una conoscenza legata all'alchimia, cioè un'antica pratica protoscientifica che combinava elementi di chimica, metallurgia, astrologia, arte, fisica, semiotica,  medicina e religione.

Niépce fa proprie le scoperte affini alle sue ricerche.

Qui ricordiamo:

  • L'inglese Ruggero Bacone (1214-1294) studiò i principi della camera oscura.
  • L'italiano Leonardo Da Vinci (1452-1519) studiò i problemi della prospettiva e dell'ottica.
  • L'italiano Daniel Barbaro (1538-1615) applicò l'obiettivo alla camera oscura.
  • L'italiano Giacomo Beccaria (1716-1781) scopri la sensibilità alla luce del cloruro di argento.
  • Lo svedese Carl Scheele (1742-1786) sperimenta la sensibilità del cloruro d'argento ai colori dello spettro.
  • Il francese Jacques Charles (1746-1823) con il suo eliostato traccia i profili delle persone.
  • Il ceccoslovacco Alois Senefelder (1771-1834) scoprì l'incisione su pietra con prodotti chimici.
  • L'inglese Thomas Wedgewood (1771-1829) sensibilizzò carta e cuoio con nitrato di argento.
  • L'inglese Humpherey Davy (1778-1829) stampò immagini ottenute con un microscopio solare.

in ordine da sinistra a destra

Ufficialmente la prima fotografia della storia viene scattata a Chalon-sur-Saone, nel 1827 realizzata con Bitume di Giudea su peltro; misura 20,32 x 16,31 cm. e ritrae il cortile della casa di campagna dello stesso Niépce.

la-prima-fotografia-della-storia

Com'è possibile notare le ombre e le luci appaiono anomale e confuse, per il fatto che l'immagine è stata ottenuta con lunghe ore di esposizione ed il sole ha potuto illuminare entrambe le facce degli edifici ritratti.

DaguerreNelle continue ricerche di finanziatori, di scienziati e intellettuali che potessero dargli una mano, l'anziano Niépce incontra il giovane Daguerre. Un personaggio eclettico pseudoartisa e pittore che gira le grandi città con il suo DIORAMA, il quale era una specie di baraccone che ebbe un enorme successo a Parigi e nel quale Daguerre aveva investito tutti i suoi risparmi insieme al socio e amico Charles Marie Bouton. Nel Diorama venivano mostrati, agli spettatori seduti, grandi paesaggi e scene di vita nelle città, nelle fiere e nei mercati. Si trattava di giganteschi disegni ad olio che venivano illuminati per riflessione o trasparenza. Il successo fu grande e Daguerre quando incontrò Niépce viveva agiatamente con l'introito dei biglietti.


Dopo una serie di incontri e di scambi epistolari Niépce e Daguerre decidono di mettersi in società per lo sfruttamento commerciale della nuova invenzione. Il giorno 14 dicembre del 1829 i due personaggi firmano il contratto.

Il 5 luglio del 1833 Niépce muore a 69 anni per sincope, povero in canne e senza essere riuscito a concludere i propri esperimenti. Il figlio Isodoro succede al padre nel contratto con Daguerre.

 BIBLIOGRAFIA

  • Il  sogno  della  fotografia,   Italo  Zannier  - Ed. Skira
  • I Padri della fotografia, Wladimiro Settimelli - Ed. Ciesco Ciapanna editore
  • Storia sociale della fotografia, Ando Gilardi - Ed. Feltrinelli

 

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